Korgath fu trasportato dalla Terra in una pianura circondata da colline a mezza giornata di cammino da Sherimal, come aveva chiesto. Si sentiva soddisfatto. Stranamente felice. Per quanto quell'avventura gli fosse quasi costata la vita più di una volta, era sereno. Forse si sentiva così perché aveva fatto una buona azione, oppure era stato il volto completamente trasformato di Keradas a trasmettergli questa emozione.
Ripensò agli ultimi avvenimenti. Quello che prima era un potente re prigioniero e disperato, adesso era un potente re e basta.
Quel ciglio di tristezza negli occhi verdi era sparito. Il volto, autoritario ma comprensivo insieme, adesso era felice.
Le nuvole nella vallata erano ormai sparite del tutto. Il cielo era azzurro e il sole brillava alto. La terra stava cominciando a riacquistare vita. Non c'erano più zolle granulose e fragili, bensì un unico, compatto, manto di terra fertile. Perfino il colore del grande fiume Athol-ei era cambiato. Stava mostrando sempre di più il trasparente luccichio dell'acqua pulita. Forse i pesci sarebbero tornati presto.
I troll e gli orchi stavano scappando. Vedendo il paesaggio mutare sotto i loro occhi avevano capito, nonostante la loro proverbiale stupidità, che era meglio sparire. Correvano e si spingevano affannandosi per raggiungere l'orizzonte.
Ripensò agli ultimi avvenimenti. Quello che prima era un potente re prigioniero e disperato, adesso era un potente re e basta.
Quel ciglio di tristezza negli occhi verdi era sparito. Il volto, autoritario ma comprensivo insieme, adesso era felice.
Le nuvole nella vallata erano ormai sparite del tutto. Il cielo era azzurro e il sole brillava alto. La terra stava cominciando a riacquistare vita. Non c'erano più zolle granulose e fragili, bensì un unico, compatto, manto di terra fertile. Perfino il colore del grande fiume Athol-ei era cambiato. Stava mostrando sempre di più il trasparente luccichio dell'acqua pulita. Forse i pesci sarebbero tornati presto.
I troll e gli orchi stavano scappando. Vedendo il paesaggio mutare sotto i loro occhi avevano capito, nonostante la loro proverbiale stupidità, che era meglio sparire. Correvano e si spingevano affannandosi per raggiungere l'orizzonte.